Coronavirus: limitare i danni grazie al digital

blog Mar 08, 2020

Scrivo queste righe l’8 marzo, il giorno dopo che la Lombardia e altre zone rosse sono state blindate e, di conseguenza, tutta Italia è nel panico.

Non sono un virologo né un biologo, non ho nessuna competenza per parlare del virus, dei vaccini, della prevenzione.

Sono un imprenditore che lavora nel digital da quasi 20 anni con le mie società.

Quindi posso dare indicazioni pratiche per salvare il salvabile dal punto di vista economico.

Qualcuno potrà pensare che “non è il momento”.

In realtà secondo me questo è ESATTAMENTE il momento.

E’ chiaro che alcune attività vanno bloccate per preservare la salute di tutti.

Penso però sia altrettanto chiaro che se si bloccano le attività, e si ferma l’economia, le future emergenze sul lavoro saranno gravi quanto le attuali sanitarie.

Qualche esempio concreto nei campi della formazione, della consulenza, e del commercio:

1- FORMAZIONE, COACHING, INSEGNAMENTO

Il mondo già da tempo va nella direzione dell’insegnamento/formazione a distanza.

Tutti - me compreso - avrebbero preferito altre circostanze per valutare queste soluzioni.

Ad ogni modo è bene sapere che il 90% di quello che viene erogato in aula, in sale conferenze, in tutta quella che è la formazione “uno a tanti” può essere erogata anche a distanza con strumenti che, mi rendo conto in questi giorni, sono familiari a chi lavora nel digital ma sconosciuti ai più.

Alcune soluzioni:

- Potete creare gruppi Facebook privati, accessibili solo agli aventi diritto (iscritti, paganti etc) e andare in diretta, in modo da ottenere anche dell’interazione, sotto forma di commenti, dai vostri studenti.

Vi basterà una buona connessione e, se possibile, un microfono per migliorare l’audio (ne trovate a decine, anche di molto economici, su Amazon. Lavalier, ad esempio, è un ottimo produttore).

- Potete utilizzare piattaforme come WebinarJam o GoToWebinar per programmare delle dirette, accessibili solo previa registrazione.

Le modalità sono le stesse, cambia la piattaforma e la fruizione.

Queste piattaforme sono più difficili da configurare, ma più professionali e adatte all’interattività.

- Se erogate informazioni per le quali non c’è necessità di interazione, ad esempio lezioni registrate, ci sono ottime piattaforme quali Kajabi che, a poche decine di euro al mese, vi permettono di vendere corsi / video corsi accessibili solo ai paganti.

2- CONSULENZA (LIBERI PROFESSIONISTI)

Quello che un giorno si faceva solo al telefono o su Skype è ora attuabile anche con strumenti più semplici, che non richiedono l’installazione di nessun software e che quindi, per i vostri clienti, sono più comodi.

WhereBy è un esempio: in pochi click avrete la vostra “stanza” nella quale poter parlare, in diretta e in video conferenza, con il vostro cliente.

Io stesso lo uso per comunicare con i miei clienti e con il mio team.

Adattate queste metodologie alle vostre necessità.

Ad esempio, se avete una palestra e fate personal training, beh, collegatevi in video con il vostro cliente e fategli vedere come si svolge quell’esercizio.

Lui a sua volta potrà svolgerlo a casa.

Rifategli la scheda di allenamento in modo che possa allenarsi anche senza attrezzi.

Fategli capire che o fa così, o per un tot dovrà interrompere gli allenamenti.

Troppo lavoro?

Beh, ad oggi l’alternativa è restare chiusi.

3- COMMERCIO

Per quanto possa sembrare banale per alcuni, oggi cominciare non tanto a “vendere online” ma organizzarsi per le spedizioni è molto semplice.

Ci sono tantissimi servizi e corrieri che possono ritirare la merce per conto vostro e spedirla iniziando anche senza gravosi contratti.

Per farvi pagare online esistono innumerevoli soluzioni, dal “richiedi denaro” di Paypal a soluzioni ben più complesse che esulano dallo scopo di questo articolo.

Se avete in mente di cogliere questa occasione per iniziare a vendere online, il mio consiglio è Shopify, ad oggi la piattaforma più semplice per chi inizia.

Non sottovalutate poi i grossi player: iniziare a vendere su Ebay e su Amazon è meno complesso (sopratutto il primo) di quanto sembri.

Non avvierete un commerce di successo in pochi giorni, ma potrete forse garantire la consegna dei vostri prodotti ai vostri clienti.

4- BUROCRAZIA

In alcuni settori la burocrazia italiana è ancora un grosso ostacolo al digital.

Tuttavia esistono strumenti, come la PEC o la firma digitale che possono aiutarvi a ridurre o eliminare la necessità di presenza fisica nei vostri uffici.

Non ho competenze legali, se un avvocato vorrà potrà integrare nei commenti.

Non sottovalutate questi strumenti e le potenzialità del digital, poiché potrebbero aiutarvi a mantenere aperta la vostra attività.

L’obiettivo di questo post non è spiegare “come vendere online” ma dare qualche spunto, seppur di base, a chi oggi si ritrova con le serrande abbassate e si chiede “come lavorerò nelle prossime settimane?”

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